Nonostante la primavera non sia ancora iniziata, allergie e crisi asmatiche dovute ai pollini sono già arrivate. Il motivo? Le temperature eccessivamente miti di questo periodo hanno favorito una fioritura anticipata di tutte le piante, provocando così un boom di ricoveri ospedalieri per crisi respiratorie. Il tutto, insieme all'aumento dello smog causato dall'inquinamento ambientale, che non fa che complicare una situazione già delicata per i soggetti a rischio.
Boom di allergie
Riniti, crisi asmatiche, ricoveri per problemi respiratori.
Il problema smog
Al problema allergie si aggiunge poi quello legato allo smog. L'inquinamento ambientale non fa infatti che peggiorare una situazione già delicata. Un vero e proprio incubo per i soggetti a rischio, che per questo motivo potrebbero ricorrere allo stratagemma delle mascherine per evitare di inalare troppi allergeni. Considerato che i pollini hanno dimensioni tra i 10 e i 100 micrometri possono essere infatti tranquillamente bloccati dai filtri delle più comuni mascherine anti covid.
L'aumento delle temperature
Dopo tre weekend caratterizzati dal maltempo, la nuova settimana sarà caratterizzata dalla presenza dell'anticiclone nordafricano, che porterà tempo asciutto e temperature in aumento. Una situazione, questa, che durerà a lungo, facendo diventare la primavera ormai alle porte una delle più calde degli ultimi anni. Nonostante alcuni rovesci isolati su Friuli Venezia Giulia e tra Toscana, Romagna e Marche e scrosci a carattere locale in Campania, Puglia e Basilicata, a partire da domenica 17 il sole splenderà praticamente ovunque, facendo alzare le temperature fino a 21 gradi ad Agrigento e Benevento, 20 a Forlì, Caserta, Siracusa e Terni, 19 a Bologna, Bolzano, Ferrara, Mantova e Modena.