Tap, proprietario dei terreni blocca i mezzi: «Affitto scaduto, di qua non si passa» E la nave lascia il porto di Brindisi per San Foca

Tap, proprietario dei terreni blocca i mezzi: «Affitto scaduto, di qua non si passa» E la nave lascia il porto di Brindisi per San Foca
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Martedì 30 Ottobre 2018, 13:19 - Ultimo aggiornamento: 18:53
MELENDUGNO - Il proprietario dei terreni dove dovrà essere realizzato il terminale di ricezione del gasdotto Tap a Melendugno si è opposto all'ingresso dei camion della multinazionale, sostenendo che sia scaduto il contratto con cui ha dato in affitto i suoli. Il proprietario del terreno è lo stesso di masseria del Capitano a Melendugno, dove sono stati messi a dimora parte dei 477 ulivi espiantati da Tap per realizzare le opere del gasdotto a terra. Il terreno su cui viene impedito l'accesso ai camion è adiacente alla masseria.

Questa mattina Tap intendeva cominciare i lavori per rendere la strada accessibile ai mezzi sull'area dove sorgerà il terminale, ma il proprietario del terreno ha avvertito le forse dell'Ordine che non avrebbe fatto entrare nessuno. Sul posto sono intervenuti carabinieri, vigili urbani e polizia. I mezzi Tap, alcuni dei quali trasportano new jersey, sono stati fermati nell'istituto di vigilanza Almaroma.
 

Il fronte no Tap. «Come sempre questa multinazionale agisce con l'accetta sui diritti delle persone», ha commentato il portavoce del comitato No Tap Gianluca Maggiore. Sul posto anche il primo cittadino, Marcò Potì.

La nota dell'azienda. «Tap ha un regolare contratto di affitto e annesso diritto di utilizzo della strada privata per raggiungere i terreni di sua proprietà dove sarà realizzato il Prt», cioè il terminale di ricezione del gasdotto che dall'Azerbaijan approderà sulle coste di Melendugno. La multinazionale lo precisa dopo che è stato impedito l'accesso ai mezzi di Tap da parte del proprietario dei terreni che portano alla zona dove sarà realizzato il Prt. Il proprietario dei terreni in questione, e della adiacente masseria del Capitano, ha bloccato due camion sostenendo che sia scaduto il contratto con cui ha dato in affitto i suoli. Tap precisa che «sono regolarmente in corso i lavori per costruire il Prt perché in queste ore si sta creando, su terreni di proprietà di Tap, una strada provvisoria di accesso, che raggiungerà una strada comunale e una provinciale, per consentire l'accesso autonomo dei mezzi che altrimenti dovrebbero passare per masseria del Capitano». Questo secondo accesso, precisa la multinazionale, «era già previsto e non dipende da quanto sta succedendo oggi, ma riguarda una modalità di accesso più agevole ai luoghi di lavoro».

I lavori in mare. Intanto ha lasciato il porto di Brindisi alle 14 la nave Adhemar De Saint Venant che dovrà occuparsi dell'installazione del palancolato provvisionale al largo di San Foca e che quindi è pronta ad avviare di fatto il cantiere Tap nelle acque pugliesi. Sul posto non vi sono stati disordini o proteste: inaccessibile, del resto, la banchina a cui era attraccata la nave, che si trova al di là di un varco doganale. La partenza è stata comunicata alla Capitaneria di porto di Brindisi ed è avvenuta senza problemi di sorta. 
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