Piccoli, niente Udinese. Gotti pensa a nuove soluzioni per il suo Lecce

Luca Gotti, allenatore del Lecce
Luca Gotti, allenatore del Lecce
di Michele TOSSANI
3 Minuti di Lettura
Giovedì 9 Maggio 2024, 05:00
A meno di una serie di incastri che dovrebbero verificarsi nel weekend (e che potrebbero sancire la salvezza dei giallorossi.... direttamente dal divano di casa) la sfida di lunedì fra Lecce e Udinese dovrebbe essere quella che certificherà in modo definitivo la permanenza dei salentini nella massima serie. A questo importante appuntamento, davanti ad uno stadio che va verso il tutto esaurito, la squadra di Luca Gotti si presenta corroborata dal risultato e dalla prestazione fornita a Cagliari nell'ultima giornata di campionato. Rispetto alla trasferta in terra sarda però Gotti, davanti all'Udinese, sarà obbligato ad apportare una modifica sostanziale all'undici titolare. L'assenza per squalifica di Roberto Piccoli costringerà infatti il tecnico veneto a dover rinunciare alla formula col doppio centravanti sperimentata con successo fino a qui. Si tratta quindi di dover scegliere che conformazione dare all'attacco giallorosso e, di conseguenza, chi dovrà affiancare in avanti il confermato Nikola Krstovic.
Una prima opzione è quella che vedrebbe partire dall'inizio Nicola Sansone, che però in questi giorni accusa qualche malanno fisico. Nel recente passato Gotti ha parlato dell'ex bolognese, descrivendolo come un giocatore arrivato ad un punto della carriera nel quale le sue qualità sembrano maggiormente spendibili giostrando in una posizione più centrale rispetto a quella fascia da dove invece partiva negli anni scorsi. Le caratteristiche associative del trentaduenne nativo di Monaco di Baviera (due assist prodotti nel torneo in corso) permetterebbero inoltre ai pugliesi di sovraccaricare il lato sinistro dell'attacco, con Sansone che ama svariare da quel lato del campo per legarsi tecnicamente a Patrick Dorgu e Antonino Gallo. In questo modo la fascia mancina leccese diventerebbe ancor più importante nel sistema offensivo dei giallorossi. Con Sansone utilizzato da seconda punta Gotti avrebbe un giocatore di movimento abile a rifinire l'azione e spendibile anche sulla trequarti, per fare da collegamento fra la mediana e Krstovic. Un'altra soluzione sarebbe quella di promuovere titolare Santiago Pierotti. Sotto la gestione Gotti l'argentino è passato dalla scomoda posizione di oggetto misterioso del mercato di gennaio a quella ben più gratificante di super sostituto, elemento cioè in grado di risolvere la partita uscendo dalla panchina. Potrebbe quindi essere giunto il momento di promuovere l'ex Colon nell'undici titolare. Fra l'altro Pierotti ha stazza e fisicità per replicare in qualche modo le caratteristiche di Piccoli. Il numero 50 garantirebbe quindi una presenza importante negli ultimi sedici metri, potendo affiancare Krstovic anche nella gestione dei palloni provenienti dalle fasce laterali. A queste opzioni se ne aggiunge una terza. Ci riferiamo alla possibilità di avanzare in prima linea Pontus Almqvist. Lo svedese è stato impattante a Cagliari quando è entrato in campo, fornendo l'assist per il pareggio messo a segno da Krstovic. È vero che Almqvist è un esterno offensivo ma ha qualità per essere utilizzato anche da secondo attaccante. Il Lecce inoltre non dovrà fare la partita visto che, per motivi di classifica, sarà l'Udinese la squadra costretta a vincere. In questo modo potrebbero aprirsi degli spazi interessanti in profondità che Almqvist potrebbe sfruttare anche agendo nel mezzo.
Tutte queste considerazioni restano valide a meno che Gotti non scelga di modificare leggermente il suo 4-4-2 di base per passare ad un più marcato 4-2-3-1. In questo caso ecco che uno fra Hamza Rafia, Joan Gonzalez o anche Remi Oudin potrebbe venir dirottato dietro Krstovic, per agire da trequartista. Una soluzione che finirebbe per infoltire la mediana e dare al Lecce un uomo per marcare direttamente il play avversario in fase difensiva.
© RIPRODUZIONE RISERVATA