Centrosinistra ancora in alto mare: il gruppo di Emiliano cerca un nome

Centrosinistra ancora in alto mare: il gruppo di Emiliano cerca un nome
di Paola COLACI
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Martedì 24 Gennaio 2017, 07:23 - Ultimo aggiornamento: 13:26
Centrosinistra ancora senza soluzioni e il rischio, con il Pd nel caos, è sempre quello di brancalare nel buio. La caccia a un candidato disponibile a guidare la coalizione di centrosinistra alle amministrative di primavera prosegue. E dalle parti della federazione di Via Tasso c’è chi spera di riuscire a chiudere entro questa settimana una partita che si trascina ormai da mesi. 
Ma ci si affida, appunto alla speranza, Sì, perché l’unica costante al momento rimane lo stallo. E anche l’ultimo “No grazie” incassato dai democratici lo scorso lunedì quando il governatore di Puglia Michele Emiliano, assieme all’assessore regionale dell’Udc Salvatore Negro, aveva tentato di chiudere la partita leccese offrendo la candidatura a sindaco all’imprenditore Antonio Quarta, sembra aver ingarbugliato ulteriormente la matassa. 
La caccia al candidato sindaco, comunque, va avanti.
E i Democratici lavorano su due fronti. I fedelissimi di Emiliano in queste ore continuano a vagliare identikit e profili di esponenti della società civile a cui affidare le sorti del Pd e del centrosinistra. E nella stessa direzione si sta muovendo la segreteria cittadina guidata da Fabrizio Marra che ha ripreso a battere il terreno a caccia di soggetti esterni alla politica che possano riuscire a tenere insieme tutte le aree del partito in prima battuta. Ma anche i partiti della coalizione. Seppure una buona parte del direttivo Pd, in testa il segretario regionale dei democratici Marco Lacca, nelle scorse settimane abbiano inoltre ribadito a riprese il secco “no” alle primarie, tra le fila dei democratici c’è ancora chi considera le consultazioni interne al centrosinistra l’unica exit strategy. Per primo il capogruppo del Pd a Palazzo Carafa Paolo Foresio il quale, ormai è noto, sarebbe disposto a confrontarsi alle urne nelle vesti di candidato sindaco. Ma anche il viceministro Teresa Bellanova, il deputato Salvatore Capone e il consigliere comunale Antonio Rotundo che nei giorni scorsi con un’intervista a Quotidiano aveva proposto: «Si indicano subito le primarie per il 27 febbraio oppure per il 5 marzo. Se prima della presentazione delle candidature si riuscirà a trovare una soluzione unitaria e condivisa tanto meglio. Le primarie saranno sconvocate». 
Un’istanza che, almeno per il momento, non sembra essere stata accolta dai vertici della federazione di Via Tasso. 

Le lancette dell’orologio corrono e una decisione dovrà essere assunta in fretta. Continuando a navigare a vista, infatti, il Pd rischia di perdere per strada gli alleati. E l’Udc per primo con il segretario regionale Salvatore Ruggeri per il quale, a sentire i vertici di partito, sarebbe ormai scaduto. E se il Pd vuole continuare a contare sull’alleanza con lo Scudocrociato dovrà fare presto e chiudere in fretta il capitolo sul candidato sindaco altrimenti il percorso dell’Udc in vista delle amministrative di primavera andrà a coincidere con quello del centrodestra che ha già ufficializzato la candidatura a sindaco di Mauro Giliberti.
In sede di vertice del centrosinistra tenutosi ormai tre settimane fa per discutere la candidatura del commercialista Giovanni Rapanà, il numero uno del lo Scudocrociato di Puglia aveva avanzato l’ipotesi di convergere sul capogruppo comunale Luigi Melica. Idea che Ruggeri non ha ancora archiviato e che potrebbe riproporre al Pd già nei prossimi giorni. Si vedrà.
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