Un farmaco somministratole per effettuare una scintigrafia ossea. Potrebbe essere una reazione allergica al medicinale la causa della morte di Teresa Cannazza, 80enne decenuta lo scorso 21 luglio all'ospedale "Fazzi" di Lecce. Per fare luce sulla vicenda, la pm Maria Consolata Moschettini ha iscritto nel registro degli indagati il medico di turno e il collega in servizio in reparto oltre ad un’infermiera professionale e a un’operatrice socio sanitaria ma anche il tecnico di radiologia e il collega che ha preparato il farmaco. L'autopsia è fissata per lunedì.
I fatti
La donna, originaria di Castrignano de' Greci, è deceduta nell'ospedale leccese il 21 luglio scorso.
La denuncia dei figli e l'inchiesta della procura
Una morte tanto inaspettata quando dolora per i figli della donna che, attraverso il legale di famiglia, hanno presentato denuncia il giorno stesso. E la pm Maria Consolata Moschettini ad iscrivere nel registro degli indagati il medico di turno e un collega, un’infermiera professionale e a un’operatrice socio sanitaria che avrebbero dovuto sorvegliare la paziente dopo la somministrazione del farmaco radioattivo. Ma anche il tecnico di radiologia che ha eseguito la scansione dell’esame e il collega che ha preparato il farmaco. Gli indagati sono accusati di responsabilità colposa per morte in ambito sanitario. Intanto lunedì verrà eseguita l’autopsia che la pm ha conferito al medico legale Roberto Vaglio e all’anestesista rianimatore Silvio Colonna. A difendere gli indagati, gli avvocati Fabio Ruberto, Francesca Cisternino, Sergio Annesi, Diego Cisternino, Pierandrea Serio, Simone Viva e Alessandro Calò