«Vi racconto la mia odissea sul volo
Ryanair per Bergamo. Ho avuto paura»

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Mercoledì 12 Dicembre 2012, 16:32 - Ultimo aggiornamento: 11 Gennaio, 18:03
BRINDISI - Vi scrivo per segnalarvi che in data 08/12/2012 ho effettuato un viaggio da Brindisi a Milano Orio al Serio con la compagnia aerea Ryanair, volo 8888. Sebbene io utilizzi l'aereo come mezzo di trasporto per i miei spostamenti personali e lavorativi da ormai diversi anni, questa volta ho avuto molta paura. Premesso che sull'aeroporto di Bergamo era presente una nuvola bassa poco sopra la pista, Vi descrivo in breve gli accadimenti.



Partiti da Brindisi come da programma alle ore 06.15 siamo arrivati sui cieli di Bergamo intorno alle ore 07.50. Da qui è iniziata la nostra odissea. Abbiamo iniziato una manovra di atterraggio che seppur tra alcuni scossoni può essere definita normale, una volta giunti in prossimità della pista però, l'aereo ha dato nuovamente potenza ai motori in piena fase di atterraggio, portandosi nuovamente in quota. Vi lascio immaginare l'atmosfera all'interno dell'aereo. Saliti nuovamente in quota, dopo diversi minuti di silenzio il comandante ci ha comunicato che per cause legate alle condizioni climatiche al momento era impossibile eseguire la manovra di atterraggio. Ci ha quindi informato del fatto che sarebbero rimasti in quota per circa 15 minuti decidendo il da farsi.



Dopo un'attesa di un tempo che personalmente mi è sembrato interminabile e diversi giri intorno all'aereoporto, l'equipaggio ha deciso di tentare una seconda manovra di atterraggio. Scesi nuovamente in quota tra molti sbalzi e scossoni l'equipaggio, con l'aereo ormai nel corridoio di ingresso in pista ed a quota davvero bassa (vedevo chiaramente le case sotto di me), ha nuovamente dato potenza ai motori ritornando in quota. Questo secondo ritorno in quota è stato eseguito tra diversi scossoni ed ha provocato evidenti preoccupazioni fra tutti i passeggeri. A questo punto il comandante ha comunicato che avremmo proseguito verso l'aeroporto di Bologna per tentare un atterraggio in condizioni climatiche più favorevoli.



Una volta arrivati a Bologna l'aereo ha nuovamente approcciato la manovra di atterraggio, ed anche questa volta è stata data nuovamente potenza ai motori ritornando in quota. Preciso che a Bologna non c'erano segni di condizioni climatiche sfavorevoli come nebbia o quant'altro. A questo punto del viaggio la preoccupazione era più che visibile sulle facce dei passeggeri e dopo qualche minuto il comandante ci ha comunicato che causa condizioni meteo sfavorevoli (di nuovo!) avremmo proceduto verso l'aeroporto di Pisa.



Arrivati a Pisa abbiamo iniziato la manovra di atterraggio, solo che l'aereo ha effettuato un giro molto ampio per approcciare la pista di atterraggio, diminuendo sensibilmente la velocità di crociera. Questa volta, seppur tra molti scossoni, l'aereo è riuscito ad atterrare a Pisa.



L'atterraggio in questo senso ha avuto una modalità un po' anomala, in quanto io, che ormai avevo un livello di guardia molto elevato, non ho notato il sollevamento degli aereofreni posti sulle ali, mentre ho invece notato come l'aereomobile abbia percorso un lungo tratto prima di riuscire ad arrestarsi. Una volta atterrati il comandante ci ha comunicato che l'atterraggio negli aeroporti di Bergamo e Bologna non sono stati effettuati a causa di un problema tecnico all'aereomobile (ma non erano le condizioni climatiche sfavorevoli?).



Voglio precisare che una volta atterrati alcuni passeggeri si sono sentiti con loro conoscenti presenti presso l'aeroporto di Bergamo ed abbiamo scoperto di essere stati l'unico volo a non aver effettuato l'atterraggio. Un passeggero in contatto con personale di volo di Bergamo ci ha comunicato di aver saputo da loro che l'equipaggio non era in grado di effettuare la manovra di atterraggio con quelle condizioni climatiche. Mentre in seguito ci è stato detto che il problema tecnico citato dal comandante poteva riguardare la ricezione del segnale di telecontrollo inviato dalla torre per agevolare l'atterraggio alla cieca. Giunti a Pisa, dopo un'attesa di 40 minuti, siamo stati trasbordati su un altro velivolo Ryanair ed abbiamo fatto ritorno all'aeroporto di Bergamo. A questo punto l'equipaggio ha deciso di effettuare il viaggio di rientro a Bergamo a velocità molto elevate, probabilmente per non aumentare il ritardo, tenendo poco conto del benessere dei passeggeri già abbastanza traumatizzati. Infatti sia la manovra di decollo, sia il viaggio (effettuato a bassa quota perchè i due aereoporti sono molto vicini), che l'atterraggio sono stati effettuati in maniera direi piuttosto brutale, non risparmiandoci neppure il piacere di un'ultima salve di scossoni e vuoti d'aria, questa volta molto forti.



Ovviamente non ho citato le scene di agitazione viste da me durante il volo verso Pisa con passeggeri che mettevano in dubbio la presenza di carburante sufficiente per arrivarci (conoscendo i soggetti) e con le hostess costrette ad andare in giro per l'aereo durante l'ultimo atterraggio a Bergamo per cercare di calmare i passeggeri.



Piccolo aneddoto: durante il volo di ritorno da Pisa verso Bergamo le hostess sono state così gentili da offrirci giornali e panini per risollevarci il morale, ovviamente a pagamento. Aneddoto parte seconda: una mia vicina di posto diretta in Germania a causa di questo piacevole incidente ha perso il volo in coincidenza e l'hostess è stata tanto gentile da dirle che Ryanair non aveva più voli per quella destinazione in giornata, ma che avrebbe potuto acquistare un biglietto aereo presso un'altra compagnia (!?!?) e forse Ryanair le avrebbe rimborsato il costo. Ovvio che però la poveretta non si sa dove avrebbe passato tutta la giornata e la nottata, chissà, magari ospite del nostro pregiatissimo aereoporto di Bergamo. Aneddoto parte terza: in aereoporto attimi di panico quando sui monitor, tra tutti i voli segnalati come atterrati, è comparso il nostro con lo stato DIROTTATO. Scene esilaranti in aereo con gente che assicurava di non aver subito nessun dirottamento di tipo terroristico, posto che Ryanair non possa essere stigmatizzata come associazione terroristica visto la piacevole mattinata offertaci a bordo dei suoi deliziosi aerei. Che dire: grazie Ryanair.

Cordiali Saluti,

Giovanni Francesco Pacciolla
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